АХАСФЕР
Превод на италиански: Джузепе Дел‘Агата
“Ahasvero”
(1924)
Ed io sussurrerò ispirato:
Che la sua volontà
sia la mia volontà in questa attesa ora!
E fermatomi solo nella grotta,
pregherò umile al tuo cospetto
che tu deterga la mia eterna vergogna.
ASPETTARE? – Oh Signore prendi
la mia anima dolorosamente illuminata
dal ricordo sulle tue terre,
sparse in tutto l’universo!
Lo vedi tu stesso: ai tuoi piedi
Il bastone e le luminose Tavole della Legge,
e tutto quello che la mia vita non ha preso,
prima che l’odio non avesse compassione di me.
Tu vedi quanto molto oscuro peccato
promana dai miei sogni pericolosi,
abbassa senza pietà un sipario su di essi,
e che il sole si spenga per me!
Tu hai posto una fiamma nel mio cuore,
che, incenerito, ti si è prostrato davanti,
e si sono abbassate le braccia fiere,
ma non c’è chi seppellisca il morto.
Aspettare? – Gli anni non dormono
terrorizzati dalle urla della terra,
tempeste circondano il mio cammino,
oh Signore, abbi pietà di me!
INVANO io aspetto che brillino nell’oscurità
nel firmamento celeste
le stelle sconosciute, segreti messaggeri
della mia morte.
Invano io prego. Abbi pietà di me,
sii misericordioso,
tu vedi, i giorni sono vissuti in pena
e con sete di morte!
Invano! – Di nuovo nella fredda sera,
sotto il muto firmamento,
risuona la tua parola: Oh eterno errante,
(sorte spietata!) che non ci sia per te
morte nel deserto!
DI NUOVO fischiano venti di tempesta
-oh quel pianto irato dei venti!
ti adesca e ti attira e richiama
a un sanguinoso banchetto le fiere nei campi.
Là, da cime ignote la notte
si cala senza tetto sui deserti,
e con lei cresce, coscienza del mondo,
l’ombra immensa di Ahasvero.
Traduzione: Giuseppe Dell’Agata